November 26 2021 0Comment

Le ultime novità sul caro materiali

Nel 2022 potranno essere spesi 100 milioni di euro per contrastare l’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione. Lo prevede il disegno di legge di bilancio per il 2022.

Per capire le novità del disegno di legge, bisogna considerare le iniziative già in corso per contrastare il rincaro delle materie prime.

Il Decreto Sostegni bis ha previsto l’emanazione di un decreto del Mims entro il 31 ottobre 2021 per la rilevazione delle variazioni dei prezzi, superiori all’8%, avvenuta nel primo semestre del 2021.Questo decreto non è stato ancora emanato. A questo ritardo, il ddl di Bilancio aggiunge un altro adempimento: l’emanazione di un secondo decreto per la rilevazione delle variazioni dei prezzi nel secondo semestre del 2021. Il nuovo decreto dovrebbe essere approvato entro il 31 marzo 2022.Il Decreto Sostegni bis, per compensare la variazione dei prezzi delle materie prime, ha stabilito che le Stazioni Appaltanti possono utilizzare economie ed accantonamenti e ha istituito il Fondo da 100 milioni di euro per il 2021. Le risorse sono state ripartite, in parti uguali, tra piccole, medie e grandi imprese.

Per consentire la prosecuzione delle compensazioni degli aumenti nei prezzi, il ddl di Bilancio autorizza una spesa di 100 milioni di euro anche per il 2022.  [fonte Edilportale]

Ma è ancora in tensione il mercato italiano di travi e laminati mercantili. Molti produttori e rilaminatori avrebbero sospeso le vendite in questi giorni, in attesa di presentarsi sul mercato con nuove quotazioni che tengano conto delle recenti variazioni del prezzo del rottame.

Gli operatori hanno dichiarato che al momento attuale non è facile indicare un prezzo di mercato. Le quotazioni di pochi giorni fa, che rappresentavano il record storico per questi due prodotti, appaiono già superate. Sia le acciaierie sia i rilaminatori, che possono godere di un carico d’ordini elevato e che hanno magazzini bassi e disassortiti, hanno infatti deciso di chiudere le proprie vendite per qualche giorno, in attesa di verificare l’impatto sui propri costi industriali dell’aumento del prezzo del rottame e delle billette sui mercati internazionali. Anche se non è ancora stata resa nota l’entità degli incrementi che i prezzi delle travi e dei laminati subiranno, le attese del mercato sono per quotazioni di poco inferiori ai 600 euro/t base per le prime e di poco sotto i 500 euro/t base per i secondi.

Rincaro materiali: i rilievi dell’ANCE

Di seguito la tabella elaborata dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) sui dati Meps, Prometeia e Siteb, in cui vengono evidenziati i rincari dei prezzi dei principali materiali da costruzione: